Incontinenza Urinaria

L’incontinenza urinaria è una perdita involontaria di urina. Il disturbo può derivare da una varietà di condizioni, che includono danni fisici, invecchiamento, tumori, infezioni del tratto urinario e disturbi neurologici. Alcune di queste cause comportano solo disagi temporanei e facilmente curabili, mentre altri problemi sono più gravi e persistenti.

EJJ20D this girl makes the explicit gesture, like babies do, to mean that she needs to go to make pee, to go to bathroom

incontinenza9-2

L’incontinenza urinaria è un sintomo comune a molti problemi di salute. Il quadro clinico che caratterizza l’incapacità di controllare lo svuotamento della vescica è denominato enuresi.

 

Che cosa accade in condizioni normali?

La funzione urinaria è controllata da un’attività sinergica tra le vie urinarie e il cervello. In particolare, la continenza e la minzione implicano un equilibrio tra le azioni muscolari volontarie (sistema nervoso somatico) e quelle involontarie (regolate dal sistema nervoso autonomo e coordinate da un meccanismo riflesso).

Quando la minzione è completata, inizia la fase di riempimento: l’urina è raccolta nella vescica, dove si accumula fino al momento della sua eliminazione, che avviene tramite l’uretra. La vescica, esplica una funzione sia di serbatoio (accumulo di urina) che di pompa (espulsione dell’urina).

Lo stimolo minzionale insorge quando il riempimento della vescica è consistente (circa 200ml, 1/3 della sua capacità massima): lo stiramento delle pareti vescicali innesca l’invio di segnali nervosi al midollo spinale e al cervello. In risposta a questi stimoli, il sistema nervoso avvia il riflesso di svuotamento: i nervi del midollo spinale segnalano al muscolo detrusore di contrarsi e, allo stesso tempo, inducono il rilassamento dello sfintere interno (muscolo involontario che circonda il collo della vescica). In risposta, l’individuo, avverte la sensazione di pienezza e trattiene l’urina contraendo volontariamente i muscoli dello sfintere esterno, che circondano l’uretra. Se l’individuo si oppone volontariamente alla minzione, il riflesso di svuotamento si autorigenera; ad ogni ciclo avviene la seguente sucessione di eventi: 1) Progressivo e rapido aumento della pressione vescicale 2) Mantenimento di un’elevata pressione vescicale 3) Ritorno della pressione vescicale al livello basale. Segue un periodo refrattario (di temporanea inibizione) che precede l’innesco di un nuovo riflesso di svuotamento.

Non appena le condizioni sociali lo consentono – con il collo vescicale aperto e con il muscolo detrusore che comprime la vescica – l’urina defluisce nell’uretra e la persona rilassa consapevolmente i muscoli dello sfintere uretrale esterno per urinare. Questa decisione è volontaria, per questo durante la minzione il flusso urinario può essere interrotto volontariamente con la contrazione dello sfintere esterno. La volontà di trattenere l’urina ha comunque un limite e se il riflesso della minzione è sufficientemente intenso (a causa di un abnorme stiramento delle pareti vescicali) l’inibizione riflessa dello sfintere esterno prevale sui comandi volontari che si oppongono alla minzione.

La continenza, sia nell’uomo che nella donna, è quindi affidata alla presenza di due sfinteri principali, uno prossimale (a livello del collo vescicale, non controllato dalla volontà), ed uno distale localizzato a livello dell’uretra (sotto il controllo del sistema nervoso volontario). Partecipano alla continenza anche i muscoli pelvici ed i legamenti che sostengono il collo vescicale e l’uretra, nonché tutte le strutture nervose coinvolte.

L’incontinenza si verifica se la chiusura del collo vescicale è insufficiente (incontinenza da sforzo) o se i muscoli che circondano la vescica sono iperattivi e si contraggono involontariamente e all’improvviso (incontinenza da urgenza).incontinenza5

Cause dell’incontinenza urinaria

Il disturbo è più comune nella popolazione femminile, sia per l’anatomia del tratto urinario, che per implicazioni ormonali.

Diversi studi scientifici hanno riscontrato che la gravidanza e il parto (tramite taglio cesareo o parto vaginale) possono aumentare il rischio d’incontinenza urinaria. In tali casi, si verifica un indebolimento dei muscoli e dei legamenti del pavimento pelvico, che causa una condizione chiamata ipermobilità uretrale (l’uretra non si chiude correttamente). L’incontinenza urinaria interessa circa il 20-40% delle donne dopo il parto; il più delle volte è transitoria (scompare spontaneamente nel giro di un mese o poco più) e come vedremo in seguito è perlopiù “da sforzo”. Anche il prolasso dell’utero può causare incontinenza. Questa condizione si verifica in circa la metà di tutte le donne che hanno partorito. Durante la menopausa, i soggetti di sesso femminile possono soffrire di perdite di urina a causa della diminuzione dei livelli di estrogeni ed è interessante notare che la terapia estrogenica sostitutiva non si è dimostrata utile nella gestione dei sintomi.

Gli uomini tendono a sperimentare l’incontinenza urinaria meno spesso rispetto alle donne. L’iperplasia prostatica benigna (ingrossamento della ghiandola prostatica) è la causa più comune di incontinenza urinaria negli uomini dopo i 40 anni. Talvolta, il tumore alla prostata e alcuni trattamenti medici rivolti alla sua gestione sono associati al disturbo. L’esito di un intervento chirurgico o della radioterapia, ad esempio, possono danneggiare o indebolire i muscoli che controllano la minzione.
Negli uomini e nelle donne, il processo di invecchiamento provoca un generale indebolimento dei muscoli dello sfintere uretrale e una diminuzione della capacità della vescica.
Alcuni casi di incontinenza urinaria sono temporanei e, spesso, sono causati dallo stile di vita. Bere alcol, bevande contenenti caffeina o qualsiasi liquido in quantità eccessive può causare una perdita del controllo della vescica. Anche certi farmaci possono indurre un breve periodo d’incontinenza: diuretici, estrogeni, benzodiazepine, antidepressivi e lassativi. Inoltre, alcune condizioni di salute sono associate al disturbo: diabete, ipertensione, problemi alla schiena, obesità e morbo di Alzheimer. La stitichezza e le infezioni del tratto urinario possono aumentare la necessità di urinare. Anche disturbi come la sclerosi multipla, la spina bifida, la malattia di Parkinson, l’ictus e le lesioni del midollo spinale possono interferire con la funzione nervosa della vescica.

Possibili condizioni che contribuiscono e/o causano incontinenza urinaria

  • Infezioni vaginali o del tratto urinario;
  • Malattie renali;
  • Gravidanza e parto;
  • Stitichezza;
  • Farmaci;
  • Diabete;
  • Ingrossamento della prostata (iperplasia benigna) e prostatite (infiammazione della ghiandola prostatica);
  • Malattie del sistema nervoso e disturbi neurologici (ad esempio: sclerosi multipla, morbo di Parkinson, lesioni del midollo spinale e ictus);
  • Difetti congeniti (presenti alla nascita);
  • Alcune procedure chirurgiche (danni ai nervi o ai muscoli);
  • Debolezza dei muscoli che mantengono in sede la vescica e lo sfintere uretrale.

WC - Pipi machen


Tipi di incontinenza urinaria

Incontinenza urinaria da sforzo

Nota anche come incontinenza urinaria da stress, è causata essenzialmente dalla perdita di sostegno dell’uretra che, di solito, è conseguenza di danni ai muscoli del pavimento pelvico provocati dal parto o da altre cause.

Tipi di incontinenza urinaria

L’incontinenza urinaria da sforzo è caratterizzata da perdite di piccole quantità di urina e si verifica quando vi è un aumento della pressione addominale, soprattutto durante attività come il sollevamento o il chinarsi, la tosse, le risate, il salto con la corda o gli starnuti.

Incontinenza urinaria da urgenza

Questo tipo di incontinenza è accompagnato da un improvviso e forte bisogno di urinare, che non lascia abbastanza tempo per raggiungere il bagno (impossibilità di inibire, bloccare o rimandare lo stimolo ad urinare). L’incontinenza da urgenza è causata da improprie contrazioni (non inibite) del muscolo detrusore durante la fase di riempimento ed è caratterizzata da fuoriuscita di grandi quantità di urina. Quando questo accade, la necessità di urinare non può essere soppressa volontariamente. Fattori di rischio per l’incontinenza da urgenza includono l’invecchiamento, l’ostruzione del flusso di urina, lo svuotamento incoerente della vescica e una dieta ricca di sostanze irritanti (come caffè, tè, cola, cioccolato e succhi di frutta acidi).

Incontinenza urinaria mista

E’ una combinazione di incontinenza da urgenza e da stress.

Incontinenza urinaria da rigurgito

Si verifica quando la vescica non si svuota completamente, in presenza di un ostacolo al normale flusso di urina o se il muscolo destrusore non può contrarsi efficacemente. È caratterizzata da gocciolamento post-minzionale (fenomeno in cui la vescica perde lentamente nell’uretra residui di urina, dopo lo svuotamento). Le cause dell’incontinenza urinaria da rigurgito includono: tumori, stitichezza, iperplasia prostatica benigna e danni ai nervi. Anche il diabete, la sclerosi multipla e l’herpes zoster possono provocare questo problema.

incontinenza2

incontinenza-6

riabilitazione-vescicale2